Nuova Riveduta:

Geremia 48:38

Su tutti i tetti di Moab e nelle sue piazze,
dappertutto, è lamento;
poiché io ho frantumato Moab, come un vaso considerato di nessun valore»,
dice il SIGNORE.

C.E.I.:

Geremia 48:38

Sopra tutte le terrazze di Moab e nelle sue piazze è tutto un lamento, perché io ho spezzato Moab come un vaso senza valore. Parola del Signore.

Nuova Diodati:

Geremia 48:38

Su tutti i tetti di Moab e nelle sue piazze è tutto un lamento, perché io ho frantumato Moab, come un vaso che non ha più alcun valore», dice l'Eterno.

Riveduta 2020:

Geremia 48:38

Su tutti i tetti di Moab e nelle sue piazze, dappertutto è lamento; poiché io ho frantumato Moab, come un vaso di cui non si fa nessuna stima”, dice l'Eterno.

La Parola è Vita:

Geremia 48:38

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Geremia 48:38

Su tutti i tetti di Moab e nelle sue piazze, da per tutto, è lamento; poiché io ho frantumato Moab, come un vaso di cui non si fa stima di sorta, dice l'Eterno.

Ricciotti:

Geremia 48:38

Sulle terrazze di Moab e per le piazze, tutto pianto: perchè io ho infranto Moab, come un vaso inutile, dice il Signore.

Tintori:

Geremia 48:38

Sopra tutti i tetti di Moab e sulle sue piazze non ci saran che gemiti, perchè ho infranto Moab come inutile vaso - dice il Signore.

Martini:

Geremia 48:38

Non si sentirà se non gemiti su tutti i tetti di Moab, e pelle sue piazze; perocché io ho spezzato Moab come un vaso non buono a nulla, dice il Signore.

Diodati:

Geremia 48:38

Sopra tutti i tetti di Moab, e nelle sue piazze, non vi sarà altro che cordoglio; perciocchè io ho rotto Moab, come un vaso del quale non si fa stima alcuna, dice il Signore.

Commentario abbreviato:

Geremia 48:38

14 Versetti 14-47

La distruzione di Moab è ulteriormente profetizzata, per risvegliarli con un pentimento e una riforma nazionali per prevenire il problema, o con un pentimento e una riforma personali per prepararsi ad esso. Nel leggere questo lungo elenco di minacce e nel meditare sul terrore, ci sarà più utile tenere a mente la potenza dell'ira di Dio e il terrore dei suoi giudizi, e far sì che i nostri cuori siano posseduti da una santa soggezione nei confronti di Dio e della sua ira, piuttosto che ricercare tutte le figure e le espressioni qui usate. Tuttavia non si tratta di una distruzione perpetua. Il capitolo si conclude con la promessa del loro ritorno dalla cattività negli ultimi giorni. Anche con i Moabiti, Dio non si accanirà in eterno, né sarà sempre collerico. Gli ebrei si riferiscono ai giorni del Messia; allora i prigionieri dei Gentili, sotto il giogo del peccato e di Satana, saranno ricondotti dalla grazia divina, che li renderà davvero liberi.

Riferimenti incrociati:

Geremia 48:38

Is 15:3; 22:1
Ger 22:28; 25:34; Sal 2:9; Is 30:14; Os 8:8; Rom 9:21,22; 2Ti 2:20,21; Ap 2:27

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